Deserto del Namib: infinita distesa sabbiosa che abbraccia il territorio dall'Oceano, dove le dune sfiorano l'acqua, al cuore del Naukluft Park, dove il fiume Tsauchab scompare tra l’argilla bianca alla base di alcune tra le dune più alte del mondo. Il Namib è uno degli scenari più solitari e spettacolari della Namibia: questo angolo di mondo così vasto e sconfinato può sembrare vuoto, ma riempie l'anima.
Le dune si stendono a perdita d’occhio e le loro ricche colorazioni variano dall’albicocca al rosso e all’arancio vivo, sono composte da variopinte sabbie di quarzo ed hanno sfumature che vanno dal color crema all’arancio, al rosso e al viola, sono dinamiche perché si spostano e assumono forme particolari per effetto del vento. La parte superiore della duna, rivolta in direzione dello spostamento, si chiama pendio di scorrimento ed è qui che la sabbia, cadendo dalla cresta, scivola verso il basso. In questo punto si accumulano le particelle vegetali e i detriti animali che costituiscono la magra fonte alimentare degli abitanti di quest’ambiente e proprio per questo motivo vi si concentrano quasi tutte le forme di vita esistenti sulle dune, anche durante la stagione secca namibiana spesso è possibile vedere orici, antilopi saltanti e struzzi che si nutrono della sparsa vegetazione.
Sossusvlei è sicuramente uno dei luoghi più spettacolari del Namib e di tutta la Namibia, in particolare all'alba ed al tramonto, dove i colori sono forti e in continua evoluzione cromatica. Qui si trovano la Duna 45, la più iconica e la Big Daddy, la più alta del mondo ... il sogno proibito di ogni amante della fotografia!
Uno dei punti più suggestivi in assoluto è la particolarissima Deadvlei, un tempo un'oasi, ora un'arida pianura di argilla cosparsa di alberi di acacia secchi e anneriti. Persino in questo ambiente estremamente inospitale è possibile ammirare alcune specie di animali, tra le quali struzzi e orici che appaiono durante il giorno. Vicino a Sossusvlei si trova il Sesriem Canyon, una gola naturale scavata dal fiume Tsauchab, nella roccia sedimentaria locale e che nel suo punto più alto sfiora i trenta metri e ospita uccelli, animali e piante perché le sue ripide pareti impediscono l’evaporazione dell’acqua e proiettano fresche ombre sul canyon.